Il terzo
incontro del Corso di formazione “Questioni di Inclusione” ha affrontato la
somministrazione dei farmaci a scuola e la sordità. Il dott. Francescato
Angelo, responsabile del distretto Asl di Pomezia ed Ardea ha illustrato il protocollo
da seguire per la somministrazione di farmaci in orario scolastico per quegli
alunni affetti da patologie. La somministrazione, vede coinvolti, secondo le proprie
competenze e responsabilità, la famiglia dell’alunno o chi esercita la potestà
genitoriale; la scuola (dirigente scolastico, personale docente e ATA), i
servizi sanitari (i medici di base e le ASL competenti territorialmente), gli
enti locali (operatori assegnati in riferimento al percorso d’integrazione
scolastica e formativa dell’alunno).
Nella
seconda parte del corso si è affrontato il delicato argomento della sordità e
la lingua dei segni. Mauro Iandolo è figlio di sordi segnanti e sin da piccolo
comunica con la LIS. Conosciuto in tutta Italia per essere il primo performer
di musica visiva per sordi interpretando canzoni del repertorio della musica
leggera italiana come Tiziano Ferro, Elisa, Renato Zero. Unendo il suo vissuto
di figlio e la sua esperienza come assistente alla comunicazione ha fatto
riflettere su come comportarsi con un bambino sordo a scuola e come
intervenire.
Il bambino
sordo, nella scuola dell’Infanzia, spesso è apatico o iperattivo perché non ha
la mamma vicino, la sua prima interprete; se ha l’impianto, spesso lo toglie per
fastidio, per questo è fondamentale intervenire con immagini visive supportate
con l’interprete LIS. Nella scuola primaria il bambino ha bisogno di punti di
riferimento che può scegliere in un compagno, nasconde le protesi, preferisce
la lettura labiale anziché l’ascolto, non riesce a gestire la comunicazione con
più di due compagni. Mauro Iandolo coinvolgente gli insegnati spiegando loro
che: “La maggior parte degli alunni sordi
partecipa in forma ridotta alla narrazione di storie per cui si annoia e se si
annoia si chiude, se si chiude è la fine, è necessario allora dare importanza
alle immagini, usare un linguaggio semplice.” Nella scuola secondaria di I
grado, l’alunno ha più consapevolezza pertanto o si accetta la propria
situazione o all’estremo si rifiuta il problema della sordità, entrando anche
in conflitto con l’assistente alla comunicazione poiché è l’unico che può
capire il suo mondo. Si interviene con vari strumenti, uno di questi è la
costruzione di mappe concettuali, stando attenti alla parole chiave: la dott.ssa
Simona Ciciani mostra come realizzare le mappe concettuali affinchè siano facilitatori
dell’apprendimento.
Iandolo conclude
con alcuni consigli su come relazionarsi in presenza di un alunno sordo: mai
dare le spalle allo studente, scandire bene il labiale, parlare sempre in
direzione dell’alunno, servirsi di immagini, mai avere la finestra alle spalle
e utilizzare strumenti tecnologici.
A
conclusione di un incontro fatto di racconti di vita, di ricche esperienze
professionali, Mauro Iandolo ha emozionato la platea dei presenti con la
proiezione delle canzoni di Tiziano Ferro, di Elisa, di Vasco Rossi in LIS.
Il corso continua giovedì 25 gennaio con il dott.
Arturo Mona che parlerà della plusdotazione.