mercoledì 24 gennaio 2018

LA SORDITA' E LA LINGUA DEI SEGNI: STRATEGIE E NUOVE PROSPETTIVE



Il terzo incontro del Corso di formazione “Questioni di Inclusione” ha affrontato la somministrazione dei farmaci a scuola e la sordità. Il dott. Francescato Angelo, responsabile del distretto Asl di Pomezia ed Ardea ha illustrato il protocollo da seguire per la somministrazione di farmaci in orario scolastico per quegli alunni affetti da patologie. La somministrazione, vede coinvolti, secondo le proprie competenze e responsabilità, la famiglia dell’alunno o chi esercita la potestà genitoriale; la scuola (dirigente scolastico, personale docente e ATA), i servizi sanitari (i medici di base e le ASL competenti territorialmente), gli enti locali (operatori assegnati in riferimento al percorso d’integrazione scolastica e formativa dell’alunno).

Nella seconda parte del corso si è affrontato il delicato argomento della sordità e la lingua dei segni. Mauro Iandolo è figlio di sordi segnanti e sin da piccolo comunica con la LIS. Conosciuto in tutta Italia per essere il primo performer di musica visiva per sordi interpretando canzoni del repertorio della musica leggera italiana come Tiziano Ferro, Elisa, Renato Zero. Unendo il suo vissuto di figlio e la sua esperienza come assistente alla comunicazione ha fatto riflettere su come comportarsi con un bambino sordo a scuola e come intervenire.

Il bambino sordo, nella scuola dell’Infanzia, spesso è apatico o iperattivo perché non ha la mamma vicino, la sua prima interprete; se ha l’impianto, spesso lo toglie per fastidio, per questo è fondamentale intervenire con immagini visive supportate con l’interprete LIS. Nella scuola primaria il bambino ha bisogno di punti di riferimento che può scegliere in un compagno, nasconde le protesi, preferisce la lettura labiale anziché l’ascolto, non riesce a gestire la comunicazione con più di due compagni. Mauro Iandolo coinvolgente gli insegnati spiegando loro che: “La maggior parte degli alunni sordi partecipa in forma ridotta alla narrazione di storie per cui si annoia e se si annoia si chiude, se si chiude è la fine, è necessario allora dare importanza alle immagini, usare un linguaggio semplice.” Nella scuola secondaria di I grado, l’alunno ha più consapevolezza pertanto o si accetta la propria situazione o all’estremo si rifiuta il problema della sordità, entrando anche in conflitto con l’assistente alla comunicazione poiché è l’unico che può capire il suo mondo. Si interviene con vari strumenti, uno di questi è la costruzione di mappe concettuali, stando attenti alla parole chiave: la dott.ssa Simona Ciciani mostra come realizzare le mappe concettuali affinchè siano facilitatori dell’apprendimento.

Iandolo conclude con alcuni consigli su come relazionarsi in presenza di un alunno sordo: mai dare le spalle allo studente, scandire bene il labiale, parlare sempre in direzione dell’alunno, servirsi di immagini, mai avere la finestra alle spalle e utilizzare strumenti tecnologici.

A conclusione di un incontro fatto di racconti di vita, di ricche esperienze professionali, Mauro Iandolo ha emozionato la platea dei presenti con la proiezione delle canzoni di Tiziano Ferro, di Elisa, di Vasco Rossi in LIS.
Il corso continua giovedì 25 gennaio con il dott. Arturo Mona che parlerà della plusdotazione.