Visualizzazione post con etichetta Questioni di Inclusione. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Questioni di Inclusione. Mostra tutti i post

lunedì 5 febbraio 2018

3 FEBBRAIO 2018, GIORNATA CONCLUSIVA DELLA 3° EDIZIONE DEL CORSO SULL’INCLUSIONE



Ha aperto l’ultima sessione del corso il Dirigente Scolastico Carlo Eufemi salutando i presenti e ringraziando quanti hanno collaborato nell’organizzazione dell’evento formativo che ha visto la viva partecipazione dell’intera Comunità Scolastica.
Ospite d’eccezione, la dottoressa Rossella Seller, psichiatra e psicoterapeuta, scrittrice di racconti e poesie, è intervenuta sulla “scrittura e la poesia coma mezzo per la comunicazione creativa ed interiore”. Ha concluso la sua partecipazione regalando ai presenti un momento magico, con la lettura delle sue poesie.
La piccola attrice Sara Ciocca, accompagnata al sax dal fratello Emanuele, ha declamato con maestria alcuni versi tratti dal libro di Manuel Sirianni “Il bambino Irraggiungibile”. Disabilità e arte si sono intrecciate in un nuovo stile comunicativo: Il potere della poesia, il filo conduttore è stato questo.
 “Il bambino irraggiungibile” si è fatto raggiungere dagli animi che hanno ascoltato il suo grido.
Manuel Sirianni è un ragazzo autistico, non verbale di sedici anni, vive a Catanzaro e frequenta il secondo liceo classico. Fino a nove anni non ha parlato: semplicemente, urlava il suo malessere al mondo.
Una vita non facile la sua: avrebbe voluto dire a tutti: “ci sono, vi ascolto. Io penso. Capisco. Provo emozioni”. Ma la disperazione, con le sue parole restavano dentro di sé. Poi grazie ad un percorso attento reso possibile dalle persone che gli sono state vicino, ha scoperto attraverso la comunicazione facilitata la possibilità di scrivere e di comunicare: Manuel ha iniziato a “parlare” con il mondo. Lo fa come tutti i ragazzi del suo tempo, utilizzando gli strumenti di oggi. E vuole essere ascoltato.
Racconta la sua vita contrassegnata da una problematica difficile, complessa, la chiusura nella sua interiorità che vuole esplodere, rompere il muro del silenzio.
Manuel è stato accompagnato dalla sua “grande famiglia” composta dai genitori, dal fratello Daniel e da un’equipes meravigliosa di docenti e professionisti che hanno raccontato il percorso che lo ha condotto alla scrittura del suo libro, frutto di grandi sacrifici, di impegno, abnegazione di quanti lo amano ed hanno sempre creduto in lui.
Ad Ardea, è avvenuto quello che sicuramente si può definire un evento magico: il silenzio di Manuel ha parlato e si è raccontato. La sua voce, il suo grido, la sua speranza, hanno raggiunto le anime dei presenti lasciando un messaggio forte: la necessità di un radicale cambiamento culturale nel confronto con la disabilità e l’importanza di porsi all’ascolto del silenzio.

                                                                         GRAZIE MANUEL

mercoledì 24 gennaio 2018

LA SORDITA' E LA LINGUA DEI SEGNI: STRATEGIE E NUOVE PROSPETTIVE



Il terzo incontro del Corso di formazione “Questioni di Inclusione” ha affrontato la somministrazione dei farmaci a scuola e la sordità. Il dott. Francescato Angelo, responsabile del distretto Asl di Pomezia ed Ardea ha illustrato il protocollo da seguire per la somministrazione di farmaci in orario scolastico per quegli alunni affetti da patologie. La somministrazione, vede coinvolti, secondo le proprie competenze e responsabilità, la famiglia dell’alunno o chi esercita la potestà genitoriale; la scuola (dirigente scolastico, personale docente e ATA), i servizi sanitari (i medici di base e le ASL competenti territorialmente), gli enti locali (operatori assegnati in riferimento al percorso d’integrazione scolastica e formativa dell’alunno).

Nella seconda parte del corso si è affrontato il delicato argomento della sordità e la lingua dei segni. Mauro Iandolo è figlio di sordi segnanti e sin da piccolo comunica con la LIS. Conosciuto in tutta Italia per essere il primo performer di musica visiva per sordi interpretando canzoni del repertorio della musica leggera italiana come Tiziano Ferro, Elisa, Renato Zero. Unendo il suo vissuto di figlio e la sua esperienza come assistente alla comunicazione ha fatto riflettere su come comportarsi con un bambino sordo a scuola e come intervenire.

Il bambino sordo, nella scuola dell’Infanzia, spesso è apatico o iperattivo perché non ha la mamma vicino, la sua prima interprete; se ha l’impianto, spesso lo toglie per fastidio, per questo è fondamentale intervenire con immagini visive supportate con l’interprete LIS. Nella scuola primaria il bambino ha bisogno di punti di riferimento che può scegliere in un compagno, nasconde le protesi, preferisce la lettura labiale anziché l’ascolto, non riesce a gestire la comunicazione con più di due compagni. Mauro Iandolo coinvolgente gli insegnati spiegando loro che: “La maggior parte degli alunni sordi partecipa in forma ridotta alla narrazione di storie per cui si annoia e se si annoia si chiude, se si chiude è la fine, è necessario allora dare importanza alle immagini, usare un linguaggio semplice.” Nella scuola secondaria di I grado, l’alunno ha più consapevolezza pertanto o si accetta la propria situazione o all’estremo si rifiuta il problema della sordità, entrando anche in conflitto con l’assistente alla comunicazione poiché è l’unico che può capire il suo mondo. Si interviene con vari strumenti, uno di questi è la costruzione di mappe concettuali, stando attenti alla parole chiave: la dott.ssa Simona Ciciani mostra come realizzare le mappe concettuali affinchè siano facilitatori dell’apprendimento.

Iandolo conclude con alcuni consigli su come relazionarsi in presenza di un alunno sordo: mai dare le spalle allo studente, scandire bene il labiale, parlare sempre in direzione dell’alunno, servirsi di immagini, mai avere la finestra alle spalle e utilizzare strumenti tecnologici.

A conclusione di un incontro fatto di racconti di vita, di ricche esperienze professionali, Mauro Iandolo ha emozionato la platea dei presenti con la proiezione delle canzoni di Tiziano Ferro, di Elisa, di Vasco Rossi in LIS.
Il corso continua giovedì 25 gennaio con il dott. Arturo Mona che parlerà della plusdotazione.

SECONDO INCONTRO “QUESTIONI DI INCLUSIONE”: “I DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO E LA METODOLOGIA DI INTERVENTO COMPORTAMENTALE"

Il 18 gennaio, la seconda sessione del corso di formazione "Questioni di inclusione" organizzato dall'I.C. Ardea I.
Il dottor Igor Cenciarelli, presentato dall’insegnante Anna Blois, funzione strumentale per l’inclusione, ha coinvolto i corsisti riportando la sua pluriennale esperienza nell’affiancamento agli alunni con disturbo dello spettro autistico.
Si parla di “spettro autistico” per indicare l'estrema eterogeneità del disturbo e dei quadri clinici.
Certamente la conoscenza dei tratti comuni connessi alla sindrome è fondamentale come punto di partenza per l’osservazione, ma pensare a condizioni standard sarebbe deleterio, sia per la comprensione della realtà individuale, sia per la strutturazione di percorsi di aiuto e sostegno allo sviluppo.
L’adozione di questa prospettiva permette un approccio educativo rivolto non solo e non tanto al deficit, ma anche e soprattutto alla persona e ai suoi specifici punti di forza.
Lo psicologo ha descritto con un linguaggio semplice, comprensibile a tutti, le tecniche di intervento comportamentale e i principi che ne sono alla base, ma in un ottica di complessità, mettendo in luce l'impatto che esse possono avere sugli equilibri all'interno di una classe e le differenze che esistono tra una situazione "clinica" di terapia individuale, con singole variabili da tenere sotto controllo, e la situazione multiforme e di comunità di un gruppo classe.
Esiste un livello di complessità molto elevato (i vissuti e le emozioni delle persone, la situazione di handicap che coinvolge un’ intera comunità e non riguarda solo chi si ritrova con una qualche disabilità) che non è possibile gestire esclusivamente applicando dei "protocolli" predefiniti.

Numerose sono state le tematiche affrontate:
Cosa si intende per disturbi dello spettro autistico;
Come favorire la comunicazione; 
Come favorire l’interazione sociale;
Con quali tecniche si possono gestire le problematiche comportamentali;
In che modo si può facilitare  l’apprendimento  del bambino.

E’ fondamentale che per ogni soggetto venga individuato lo stile peculiare di apprendimento e di funzionamento globale, i suoi punti di forza e di debolezza in tutte le aree dello sviluppo, al fine di pianificare un intervento individualizzato e specificatamente orientato alla promozione delle competenze e quindi all’aumento della qualità di vita di quella persona