Il
quarto incontro del Corso Inclusione, Giovedì 25 gennaio, ha approfondito il
tema della plusdotazione o alto potenziale cognitivo.
Il dottor Arturo Mona,
psicologo e psicoterapeuta è responsabile del centro “Gli Argonauti”, centro per il trattamento dei disturbi
dell'infanzia e dell'adolescenza. Opera sul territorio di Roma e provincia, e rivolge i suoi interventi ai minori (bambini e
adolescenti) con disturbi dell'età evolutiva e alle famiglie. L’identificazione
delle caratteristiche di plusdotazione avviene attraverso la misurazione del Quoziente
intellettivo QI. Tale misurazione è possibile attraverso l’uso di test
standardizzati, somministrati da psicologi specificamente addestrati. La
misurazione del QI permette sia di avere una stima delle abilità cognitive
complessive sia del profilo cognitivo che indichi i principali punti di forza
del bambino. Generalmente, lo psicologo effettua colloqui con i genitori per
ottenere informazioni più complete in merito alla vita del bambino, sia nel
contesto scolastico sia extrascolastico.
La plusdotazione si
riferisce ad abilità superiori alla norma mostrate da un bambino o da un
adulto. Il talento si riferisce all'eccellenza in una particolare abilità, ad
esempio la musica, la memoria, il disegno. Si tratta in entrambi i casi di doti
che emergono precocemente nello sviluppo evolutivo e che spesso sono scambiate
per disturbi o problemi.