Ha aperto l’ultima sessione
del corso il Dirigente Scolastico Carlo Eufemi salutando i presenti e
ringraziando quanti hanno collaborato nell’organizzazione dell’evento formativo
che ha visto la viva partecipazione dell’intera Comunità Scolastica.
Ospite d’eccezione, la
dottoressa Rossella Seller, psichiatra e psicoterapeuta, scrittrice di racconti
e poesie, è intervenuta sulla “scrittura e la poesia coma mezzo per la
comunicazione creativa ed interiore”. Ha concluso la sua partecipazione
regalando ai presenti un momento magico, con la lettura delle sue poesie.
La
piccola attrice Sara Ciocca, accompagnata al sax dal fratello Emanuele, ha
declamato con maestria alcuni versi tratti dal libro di Manuel Sirianni “Il
bambino Irraggiungibile”. Disabilità e arte si sono intrecciate in un nuovo
stile comunicativo: Il potere della poesia, il filo conduttore
è stato questo.
“Il bambino irraggiungibile” si è
fatto raggiungere dagli animi che hanno ascoltato il suo grido.
Manuel
Sirianni è un ragazzo autistico, non verbale di sedici anni, vive a Catanzaro e
frequenta il secondo liceo classico. Fino a nove anni non ha parlato:
semplicemente, urlava il suo malessere al mondo.
Una
vita non facile la sua: avrebbe voluto dire a tutti: “ci sono, vi ascolto. Io
penso. Capisco. Provo emozioni”. Ma la disperazione, con le sue parole
restavano dentro di sé. Poi grazie ad un percorso attento reso possibile dalle
persone che gli sono state vicino, ha scoperto attraverso la comunicazione
facilitata la possibilità di scrivere e di comunicare: Manuel ha iniziato a
“parlare” con il mondo. Lo fa come tutti i ragazzi del suo tempo, utilizzando
gli strumenti di oggi. E vuole essere ascoltato.
Racconta
la sua vita contrassegnata da una problematica difficile, complessa, la chiusura nella
sua interiorità che vuole esplodere, rompere il muro del silenzio.
Manuel
è stato accompagnato dalla sua “grande famiglia” composta dai genitori, dal
fratello Daniel e da un’equipes meravigliosa di docenti e professionisti che hanno
raccontato il percorso che lo ha condotto alla scrittura del suo libro, frutto
di grandi sacrifici, di impegno, abnegazione di quanti lo amano ed hanno sempre
creduto in lui.
Ad Ardea, è avvenuto quello che sicuramente si può definire un evento magico:
il silenzio di Manuel ha parlato e si è raccontato. La sua voce, il suo grido, la
sua speranza, hanno raggiunto le anime dei presenti lasciando un messaggio
forte: la necessità di un radicale cambiamento culturale nel confronto con
la disabilità e l’importanza di porsi all’ascolto del silenzio.
GRAZIE MANUEL