giovedì 20 aprile 2017

UNA LEZIONE PRATICA CON LA CROCE ROSSA

Il suono della campanella segna la fine di un altro giorno di scuola, Tiziano raggiunge la mamma al parcheggio per tornare a casa e chiede: “Mamma, come si fa ad aiutare gli altri? Vorrei diventare volontario della Croce Rossa”; la mamma felice risponde: “Perché me lo chiedi?”.
E’ stata una bella mattinata per gli alunni delle classi seconde della Scuola Media Virgilio, che hanno fatto una lezione laboratoriale con i volontari della Croce Rossa.
Sono arrivati in dieci, tutti giovani di Ardea, con la loro bella divisa rossa, i manichini, i palloni, il canestro, occhiali speciali, fogli, penne e soprattutto tanta gioia e voglia di condividere la loro esperienza. Sono emozionanti anche loro, perché questa è stata la loro scuola. Hanno bussato alla prima aula e hanno trovato la loro professoressa, si sono abbracciati, con quella complicità di chi è ancora lì a seminare e chi è andato via per germogliare, ma oggi su quella cattedra ci saranno loro a tenere la lezione.
Cattedra?
No: come prima cosa si sono presentati e hanno chiesto agli alunni di togliere tutto: per due ore, niente banchi né cattedra né lavagna: tutti seduti in cerchio.
I volontari hanno iniziato raccontando la loro storia, spiegando come si diventa volontari e qual è il loro compito. Hanno spiegato come comportarsi in caso di incidenti stradali e hanno coinvolto gli alunni in una vera esercitazione pratica sulle principali manovre necessarie a prestare il primo soccorso. 

La parte finale dell’incontro è stata dedicata alla sensibilizzazione sulle conseguenze del consumo di alcol. I volontari hanno allestito un percorso che gli alunni (e qualche professore) hanno fatto indossando degli occhiali speciali. Sono occhiali che producono una percezione visiva simile a quella che si ha in stato di ebbrezza. Indossando gli occhiali, i comportamenti si modificano: si ha perdita di equilibrio, distorsione della visione, allungamento del tempo di reazione.  Semplici attività come camminare lungo una linea a terra, lanciare una palla e fare canestro, diventano improvvisamente difficili da eseguire, fornendo una efficace percezione delle conseguenze potenzialmente pericolose dello stato di ebbrezza.
Non sappiamo se Tiziano diventerà un volontario della Croce Rossa, ma oggi lui, insieme a tanti suoi amici, ha compreso l’importanza di essere responsabile sulla strada per la tutela della propria e altrui salute e questo sarà sicuramente un buon inizio per rispondere alla sua domanda: “Mamma, come posso aiutare gli altri?”.
Un ringraziamento speciale ai volontari della Croce Rossa che hanno testimoniato il loro impegno e stimolato negli alunni queste buone domande.