Il suono della campanella segna la fine di un altro giorno di scuola, Tiziano raggiunge la mamma
al parcheggio per tornare a casa e chiede: “Mamma, come si fa ad aiutare gli
altri? Vorrei diventare volontario della Croce Rossa”; la mamma felice risponde: “Perché me lo chiedi?”.
E’ stata una bella mattinata
per gli alunni delle classi seconde della Scuola Media Virgilio, che hanno
fatto una lezione laboratoriale con i volontari della Croce Rossa.
Sono arrivati in dieci,
tutti giovani di Ardea, con la loro bella divisa rossa, i manichini, i palloni,
il canestro, occhiali speciali, fogli, penne e soprattutto tanta gioia e voglia
di condividere la loro esperienza. Sono emozionanti anche loro, perché questa è
stata la loro scuola. Hanno bussato alla prima aula e hanno trovato la loro
professoressa, si sono abbracciati, con quella complicità di chi è ancora lì a
seminare e chi è andato via per germogliare, ma oggi su quella cattedra ci
saranno loro a tenere la lezione.
Cattedra?
No: come prima cosa si sono presentati e
hanno chiesto agli alunni di togliere tutto: per due ore, niente banchi né
cattedra né lavagna: tutti seduti in cerchio.
I volontari hanno iniziato raccontando la
loro storia, spiegando come si diventa volontari e qual è il loro compito.
Hanno spiegato come comportarsi in caso di incidenti stradali e hanno coinvolto
gli alunni in una vera esercitazione pratica sulle principali manovre
necessarie a prestare il primo soccorso.
La parte finale dell’incontro è stata dedicata alla sensibilizzazione
sulle conseguenze del consumo di alcol. I volontari hanno allestito un percorso
che gli alunni (e qualche professore) hanno fatto indossando degli occhiali
speciali. Sono occhiali che producono una percezione visiva simile a quella che
si ha in stato di ebbrezza. Indossando gli occhiali, i comportamenti si
modificano: si ha perdita di equilibrio, distorsione della visione,
allungamento del tempo di reazione. Semplici attività come camminare lungo una
linea a terra, lanciare una palla e fare canestro, diventano improvvisamente
difficili da eseguire, fornendo una efficace percezione delle conseguenze
potenzialmente pericolose dello stato di ebbrezza.
Non sappiamo se Tiziano
diventerà un volontario della Croce Rossa, ma oggi lui, insieme a tanti suoi
amici, ha compreso l’importanza di essere responsabile sulla strada per la
tutela della propria e altrui salute e questo sarà sicuramente un buon inizio
per rispondere alla sua domanda: “Mamma, come posso aiutare gli altri?”.
Un ringraziamento speciale
ai volontari della Croce Rossa che hanno testimoniato il loro impegno e
stimolato negli alunni queste buone domande.