La
seconda edizione della Festa del Canto è stata una vera espressione della
coralità che ha regalato emozioni e allegria a tutti.
Ad
aprire la serata il coro dei più
piccoli dell’IC Anzio III, che con
le loro voci, dolci e delicate, hanno reso subito la serata festosa, come se le
loro voci si colorassero nel canto.
Il
secondo coro è quello dei padroni di
casa: l’IC Ardea I, li introduce il
Dirigente Scolastico prof. Carlo Eufemi, che sottolinea l’impegno della scuola
nello sviluppo dell’arte musicale e coreutica, arricchimento per gli alunni e
la comunità di Ardea; anche il presidente del Consiglio comunale di Ardea, dottor
Lucio Zito, all’unisono con le parole del Dirigente, si dice commosso dalla partecipazione
all’evento che unisce alunni e cittadini.
Arrivano
subito i ringraziamenti per il prof. Fabio De Angelis, Direttore dei diversi
cori, che riceve il saluto dagli alunni delle classi III della Scuola Media
Virgilio, il professore, con la sua oramai riconoscibile semplicità ringrazia,
regalando un sorriso alla platea: “E’ bellissimo tutto ciò perché ancor prima
di iniziare a cantare…sulla fiducia”.
Fiducia
meritata perché non appena il coro dell’IC Ardea I inizia a cantare Tears in Heaven, (Clapton), accompagnati
al pianoforte dalla bravura della prof.ssa e pianista Johanna Lukaszewicz e dal
coinvolgente ritmo del cajon del prof. e percussionista Emanuele Del Verme,
poesia e note riempiono la sala e il ritmo entra nel cuore. L’esibizione del
coro IC Ardea I si chiude con Perfect,
(Ed Sheeran) e gli applausi si fanno sempre più lunghi e calorosi.
E’ il
momento del coro del Liceo Picasso di
Pomezia, che con esibizioni a più voci, mostra la sua bravura cantando a
cappella Pastime with good company,
(Henry VIII) insieme alla dolcezza dell’esibizione Can’t help falling in love (Presley) e alla grinta in Barbara Ann (Beach Boys).
Chiusura
bellissima della serata, coinvolgente e ricca con il Coro Giovanile Diapason che passa da melodie religiose, Vi adoro (Da Rold) che connotano di
sacralità il momento, a Dolcenera (De
Andreà) a più voci fino ad interpretazioni allegre quali La Vita com’è (Gazzè) ed esibizioni che
uniscono musica e spettacolo in Zombie
Jamboree.
Evening Rise, canto
tradizionale indiano, è l’ultimo brano: i cori si uniscono, dai più piccoli ai
più grandi, tutti insieme fondono le loro voci in un’incantevole armonia che si
irradia nella platea.
Il
lunghissimo applauso finale e la gioia dei presenti sono il segno della magia
della musica.
Grazie
a tutti coloro che con impegno, passione e dedizione hanno reso possibile tutto
ciò.